martedì 12 giugno 2012

Letture gustose #8

La lettura gustosa di questo mese è un po' insolita: non si tratta di un libro né di una rivista ma di un sito web, Io leggo l'etichetta.



Sono sempre stata interessata alla tematica del consumo critico ma recentemente il mio coinvolgimento è andato sempre più aumentando, ed oggi sono una convinta sostenitrice della necessità di consumare consapevolmente. 
Il primo passo per conoscere quello che compriamo/consumiamo è fuor di dubbio leggere l'etichetta perché, se ben fatta (e sottolineo se, dato che è un’impresa ardua raccapezzarsi nella giungla di norme e regolamenti, quasi mai rispettati), ci può fornire indicazioni fondamentali su composizione, provenienza e distribuzione di un prodotto.
Al supermercato ormai è diventata una prassi: non appena incrocio sugli scaffali un prodotto nuovo giro la confezione per controllare l'etichetta. Questo gesto, che molti trovano maniacale ma che io considero fondamentale, è nato principalmente dalle mie esigenze di consumatrice vegan, dalla necessità cioè di controllare che non vi siano derivati animali tra gli ingredienti, soprattutto tra quelli  <<nascosti>> (ma di questo parlerò in futuro). Tale necessità si è poi tramutata in sana abitudine.
Alcuni mesi fa mi sono imbattuta in questo sito che metteva in luce uno degli aspetti su cui fino ad allora mi ero soffermata meno, ovvero: chi produce i prodotti che consumiamo? Molte volte (quasi sempre direi) il produttore non coincide con il distributore (per intenderci, quello che mette il proprio marchio). Questo vale tanto per le marche più famose quanto per le private label o marche commerciali. 
Negli ultimi anni vi sarete sicuramente accorti che le principali catene della GDO commercializzano prodotti con il proprio marchio (es. prodotti a marchio coop, prodotti conad, prodotti auchan, e così via) e la gamma offerta si è allargata talmente tanto da coprire quasi l'intero paniere della spesa: non solo beni di prima necessità quindi (pasta, olio, zucchero, sale, etc.) ma anche prodotti per la casa e per l'igiene personale, piatti pronti, etc. Insomma per quasi ogni prodotto di marca esiste ormai un suo corrispettivo di marca commerciale, venduto ad un prezzo inferiore.
Ma che dire della qualità di questi prodotti? Prezzo inferiore significa qualità inferiore? Non sempre. A volte la qualità dei prodotti store brand, dei  <<primi prezzi>> e dei prodotti degli hard discount è identica a quella dei prodotti dei marchi industriali più conosciuti (e più cari). Identica qualità perché identico è il prodotto o quanto meno il produttore. Molti marchi famosi, per sfruttare le cosiddette economie di scala (detto in parole povere: più produco più ammortizzo i costi fissi che devo in ogni caso sostenere), producono non solo i loro prodotti, venduti ad un certo prezzo, ma anche quelli che vengono "vestiti", confezionati, in modo diverso e commercializzati come prodotti a marchio commerciale nello stesso canale di distribuzione (nello stesso supermercato troveremo quindi lo stesso prodotto, con marchio e veste diversi, ad un prezzo minore) oppure in un diverso canale (venduti cioè con marchio differente negli hard discount).
 Più spesso capita che determinati stabilimenti produttivi di aziende sconosciute ai più producano prodotti tanto per marchi famosi quanto per altri marchi meno rinomati.
Probabilmente tutto ciò non è affatto una novità per alcuni, ma sono ancora molti quelli che non prestano attenzione a questo tipo di informazioni e non fanno caso a quello comprano ed a quanto lo pagano. A mia modesta opinione, svelare questi piccoli <<giochi di prestigio>> delle industrie alimentari è una cosa intelligente oltre che estremamente utile per le nostre tasche. E' proprio questo lo scopo di  Io leggo l'etichetta: aiutare i consumatori a risparmiare acquistando prodotti presumibilmente uguali o quantomeno simili in termine di qualità, a prezzi inferiori. Ho scritto <<presumibilmente>> perché il fatto che lo stabilimento produttivo sia lo stesso fa sorgere il fondato sospetto che il prodotto sia identico, ma non ne rappresenta prova certa. Si rivela allora utile confrontare anche la lista degli ingredienti e le tabelle nutrizionali, quindi provare personalmente i prodotti (controllando colore, sapore, consistenza, etc.). 
Per chi fosse interessato,  Io leggo l'etichetta ha anche un utilissimo forum dove consumatori attenti e risparmiatori possono porre domande, confrontare le proprie esperienze e scambiarsi delle dritte.

4 commenti:

  1. Ho trovato curiosità e notizie interessanti...lo trovo utile per scelta più consapevole dei propri acquisti. Bella scoperta! grazie

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    1. Quando ho trovato il sito ho pensato di spargere la voce, scambiarsi questo tipo di informazioni può essere utile. Grazie per il commento!

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  2. Bellissimo post, utilissimo..... ho l'abitudine di leggere sempre l'etichetta e non solo gli ingredienti, quante cose interessanti ho scoperto....
    Ci sono anche catene di discount che vendono rivendono i prodotti di piccole aziende che producono con il marchio di catene di supermercati famosi. Ad esempio la Dico ha molto prodotti che escono con il marchio Coop a prezzi inferiori. Tempo fa ho iniziato a leggere tutti i produttori di latte di soia.... i produttori sono pochi, cambiano etichetta e componenti a seconda del marchio con cui escono. Da notare la percentuale di soia varia a seconda dell'etichetta anche se il produttore è lo stesso.... Complimenti per il post, molto interessante il blog che hai suggerito :-)

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    1. è vero, da frequentatrice assidua di hard discount concordo pienamente, alcuni prodotti sono validissimi! Si tratta solo di spendere qualche minuto per leggere l'etichetta e si scoprono tante cose interessanti, basta averne la voglia.
      Grazie per il commento :)

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